STORIE DI ORDINARIA F0LLIA DI UN'INSEGNANTE PRECARIA SULL'ORLO DI UNA CRISI DI NERVI

24.2.07

Condotta

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Il buon, vecchio, caro, temuto voto di condotta oggi è una robetta che fa ridere tutti: alunni, genitori e docenti. Da tempo ero convinta dei primi e semiconvinta dei secondi, ora sono stracerta delle tre componenti e ci aggiungerei anche i famosi DS.
Quesito facile facile: se un ragazzino delle scuole medie è arrogante, maleducato, strafottente, noncurante, passivo, rompipalle e risponde, non è sensibile ai richiami (anzi, una volta redarguito fa pure peggio etc) e, sottolineo e, ha più rapporti e note disciplinari sul registro (e quando dico "più rapporti etc" intendo dire non certo due o tre, ma la cosa praticamente è quotidiana) può mai avere SUFFICIENTE al pari di un compagno non troppo disciplinato, ma sicuramente non maleducato, strafottente etc? La risposta è no. Eppure, magia dei consigli di classe, all'improvviso il ragazzetto diventa sufficiente. Definirei tutto ciò Scandaloso, prima che lo pensiate lo dico io (e mi riferisco a chiunque stia leggendo questo post, confidando nel fatto che i colleghi condividano questo aggettivo!). A quel punto mi trasformo tipo personaggio Kafkiano e dò il meglio di me durante gli scrutini davanti agli allibiti colleghi (a dire il vero di essere allibita ne avrei più motivi io, ma, si sa, qui è tutto ribaltato). Inizio a parlare per 10 minuti, senza che nessuno abbia il coraggio di interrompermi. Faccio notare che agendo in questo modo perdiamo di credibilità agli occhi del ragazzino in questione e del resto della classe. Perché i nostri rapporti dovrebbero sortire un effetto futuro se il ragazzino si rende conto che non influiscono minimamente sul voto in pagella? Fatemi capire che coerenza mostriamo noi a rimproverarlo in continuazione, ad essere ignorati sistematicamente e a dare un sufficiente? Nessuno aveva il coraggio di dire che il ragazzino si comportava male (CODARDI)…Ho preso il diario di classe e ho fatto notare chi aveva scritto quei rapporti e quando. Proprio ho nominato i colleghi uno ad uno (guarda caso con la prof di matematica, quella che più caldeggiava la sufficienza, ne ha avuti 18, non sto scherzando). Ho guardato la collega e le ho detto: “scusami, se hai messo 18 rapporti al ragazzo penso tu ne abbia avuto motivo, non credo che ti svegli la mattina determinata ad entrare in classe con l’intenzione di punire chi non ha fatto nulla. A questo punto, fammi capire come puoi tu dire che il ragazzo non fa nulla di che”. Lei è diventata di tutti i colori e dice che nell’ultimo periodo, il ragazzetto è migliorato. Non mi sono certo fatta infinocchiare e ho preso data per data tutti i rapporti. Sorpresina: dei 18, 8 erano proprio dell’ultimo periodo. I conti non tornano…. Dopo circa mezz’ora di dibattito, la vicepreside se ne è uscita, lapidaria “senti, Manuela, la verità è che chi la sente la madre se si vede il Non sufficiente in pagella…..”. Non ci ho visto più: ho iniziato a dire che se questo era il problema 1. con la signora ci parlavo io (loro parlavano di litigare, io ho utilizzato il termine parlare in quanto io non intendo litigare proprio con nessuno, ma loro tali finezze non le comprendono), 2. eravamo un corpo insegnanti da fare pena dal momento che ci piegavamo per “paura” di una madre. Ma paura di cosa dico io? Paura di mostrarci coerenti, obiettivi, equi? Mi sa che la scuola sta andando davvero a rotoli. Purtroppo non solo per colpe che arrivano dall'alto, ma anche e soprattutto per diretta responsabilità di insegnanti rassegnati. Mi hanno detto che parlo in questo modo perchè sono giovane. Non lo metto in dubbio. Solo spero di essere così anche fra trent'anni. Se devo diventare come loro, scusatemi, ma cambio mestiere....

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