STORIE DI ORDINARIA F0LLIA DI UN'INSEGNANTE PRECARIA SULL'ORLO DI UNA CRISI DI NERVI

28.9.07

flagello della scuola

Ovvero la storia di un altro "alunno particolare". Riponete i fazzoletti , non sarà un racconto simile a quello di Alice. In una delle mie 9 classi che, per la cronaca, ancora faccio fatica ad individuare quando incontro nei corridoi qualche alunno che pascola (ti salutano tutti trionfanti, io rispondo e penso "chissà questo chi cacchio è", giusto per farvi capire come siamo messi...), dicevo in una di queste 9 classi c'è un "diversamente abile" talmente stronzo che poco ci manca che arrivo io, lo prendo a sprangate e mi diventa, davvero, diversamente abile. E' una rottura di palle paragonabile a null'altro al mondo: petulante, noioso, paraculo, cretino, viziato (anzi, VIZIATO), prepotente, maleducato, ingestibile, rompipalle, "scassambrella", infido, subdolo....in più è pure brutto!!! Lo so, non è un post "politically correct", ma in assoluto è l'alunno che ricorderò per aver sopportato meno. Lo chiamerò Attila, tanto per dare un'idea (non certo per preservarne la privacy, sarei pronta a sputtanarlo su tutti i blog mondiali). Quando gli gira (e praticamente gli gira sempre) incomincia a provocare, interrompere, stuzzicare....insomma tremendo. Una mia collega un giorno è entrata in classe con la maglietta "faciteme 'sta quieta" che la dice lunga sul come non solo io sia schizzata e non siamo neanche al primo mese di scuola.
Attila è un essere antipatico. E poi, a me, pare tutt'altro che "da sostegno" perchè quando vuole (cioè mai, solo sotto minaccia) capisce ed esegue. Il sostegno lo dovrebbero dare a noi. Come raccontavo ieri nel blog di Milady, guarda caso (ma proprio guarda caso) nelle mie due ore non c'è la collega di sostegno per cui Attila me lo devo sciroppare tutto io. Sempre guarda caso, il ragazzo ha il sostegno nelle due ore di educazione fisica (e ha tutt'altro che problemi motori. Il problema, casomai, è che non li ha....sarebbe l'occasione per vederlo immobile)......
Lo so qualcuno inorridirà, mi dirà che non comprendo la situazione di disagio. Vi invito in classe, non dico tanto, ma un'ora e poi ne riparliamo. Qui due sono le cose: o trovo una soluzione oppure sarò io a ritrovarmi in "situazione di disagio" (e non mi pare il caso).

4 commenti:

Anonimo ha detto...

Tutta la mia comprensione! Io ho 9 ore con il mio alunno mafioso detto Il Padrino, che, come ho raccontato, somiglia al tuo Attila. Nessun handicap motorio, giusto un grandissimo scassamaroni mai educato. Ho un orario a groviera, per cercare di esserci nelle ore più importanti (italiano, matematica, inglese e francese). A artistica o ginnastica non mi sono messa, perchè mi piacerebbe essere almeno un po' utile. Risultato: questo rompipalle rompe le scatole a tutta la classe, è ingestibile nelle ore più impegnative, non vuole il sostegno e non mi lascia quasi fisicamente avvicinarglisi, però se c'è da giocare a calcio chissà perchè non fa una piega. Le solite cose...

Anonimo ha detto...

Fatelo giocare a calcio. Il Paese ha bisogno di calciatori, non di checche palestrate che perdono la testa dietro le veline.
baciamo le mani.

prof ha detto...

Milady, rinnovo il mio "teniamo duro"..

Beppe, sei geniale!!!!!!

prof ha detto...

...e aggiungo:
ciò che mi manda in bestia è come sia possibile che una bimba come Alice abbia 9 ore di sostegno (+ 9 di assistenza materiale) al pari di un maleducato rozzo come Attila. E' il medesimo ragionamento distorto per cui un bullo si becchi un accompagnamento al pari di chi fa un minuto di ritardo. Mi chiedo, di questo passo, dove andremo a finire