l'importante è riuscirci

Negli ultimi giorni sto facendo un po' di revisione degli argomenti svolti, altrimenti detto recupero o, più banalmente, ripetizione. Solo che dire ripetizione, fa old fashioned così ci si esprime con questi nuovi termini che poi di nuovo non hanno nulla. Naturalmente tale revisione, recupero, ripasso (che prima non ho menzionato), ripetizione o come vogliamo chiamare il fermarsi e il riprendere le fila del discorso, occorre per quelli "scarsucci" (anche qui utilizzo un eufemismo, dovrei dire "citrulli", "rinco" etc, ma non è politically correct, quindi passano per allievi che non hanno ancora acquisito un metodo di studio sistematico ed autonomo, alunni che necessitano di una personalizzazione degli apprendimenti etc...insomma tutto il solito giro di parole per "non dire dicendo" e nel "dire non dicendo".....Ah, se solo potessimo prenderli per il collo e "cioncare" su una sedia comunicando "ora ti metti qui e non ti alzi fin quando non hai imparato"). Il caso (o la conferma del caso) vuole che proprio i citrulli siano quelli che, se non gli stai con il fiato sul collo, del recupero beneficiano meno. Durante le esercitazioni, fanno di tutto per distrarsi, perdere tempo e non lavorare. Si dà il caso (si, proprio il caso di cui sopra) che io non sia nè citrulla come loro nè una che si fa prendere per il culo dagli alunni (per i teste di cazzo non vado avanti con gli argomenti perchè devo dare una possibilità di recupero - ergo il resto della classe deve fermarsi insieme ai citrulli - e proprio quelli che dovrebbero recuperare fanno gli scansafatiche? Scherziamo mica?) che io, pur non prendendoli per il collo nè "cioncandoli" sulla sedia, riesca comunque ad arrivare dove voglio arrivare e cioè a far stare muto, zitto e al lavoro chi vorrebbe esimersi. Mi hanno chiesto come faccia. La risposta è non lo so. L'importante è riuscirci.