STORIE DI ORDINARIA F0LLIA DI UN'INSEGNANTE PRECARIA SULL'ORLO DI UNA CRISI DI NERVI

11.5.08

my week

Ho trascorso allegramente (?) la settimana riunendomi in consiglio di classe. Nun potete capì....
Non so neanche da dove incominciare, ma sono talmente tante le cose che avrei da dire che, credo mi organizzerò cercando di sfoderare le mie (scarse) capacità di sintesi e parlandovi delle "curiosità" (ora si chiamano così) di ogni cdc. Mettetevi comodi....
PREMESSA: il COLLEGIO DOCENTI FIUME della scorsa settimana ha stabilito che, alla luce delle indicazioni ministeriali, i voti di comportamento faranno media con quelli delle singole materie per cui i cdc di maggio sarebbero stati volti soprattutto a questo tipo di vlautazione. Ogni singolo consiglio ha stabilito cosa fare in caso di NS: avvertire le famiglie, sospensione o altro.....
Giorno 1: sezione di merda. Nel senso che in I c'è Attila; in II un altro con il sostegno al quale più che il sostegno darei una serie di legnate in testa (praticamente è uno sfaticato più che un diversamente abile. Come spesso accade fa lo scemo per non andare in guerrra. Quando si tratta di farsi gli affaracci propri coglie al balzo qualsiasi opportunità e vorrei farvi vedere con quanta astuzia si gioca le carte). Non ho mai parlato di lui, ma meriterebbe trattazione. Non essendo un caso come Attila o Alice non monopolizza l'attenzione, ma è uno che si presenta a scuola quando cazzo vuole, orecchini stile Maradona primo periodo, senza cartella nè straccio di materiale(tanto ho il sostegno, non mi potete fare nulla); non studia (tanto ho il sostegno); se ne fotte di tutti i richiami (tanto .....) etc; in III, tre anni fa appunto, si sono divertiti a mettere tutti i "cocci" insieme. Di classi disastrate ne ho viste, ma tanti imbecilli tutti insieme mai. Ce ne fosse uno dico uno che studia o che si interessa o che mostri un minimo di attenzione. E vi parlo di maggio quando, dopo un anno di martellamento, qualche passino in avanti si è visto nel senso che non accade più che uno parli e dormano. Magari non se ne fregano di quello che dici, ma ascoltano. Alcune chicche: "la tour eiffel è un satellite"; "a Menton coltivano menta?"; "la carica più alta dello Stato è il sindaco"; "charles de Gaulle, in fondo, era un brav'uomo: si commuovette al funerale della figlia handicappata cioè........allegramente abile"; "perchè hanno fatto tutto quel bordello per la torre eiffel se poi se la sono tenuta?"; "le femmine sono esseri inferiori, infatti a calcio giocano male" etc etc (davvero è solo un assaggio). Provate ad immaginare tre ore di consiglio tre a parlare di queste situazioni. C'è o non c'è da spararsi? Immaginate, oltretutto, dover dare un voto al comportamento ad Attila o agli altri due campioni di II e III (anche in terza c'è un altro caso.... non ve lo descrivo neanche. Sta tutto il tempo a rompere le palle e quando gli dici di smetterla ti risponde "ma cumm'è?") considerando che gli farà un baffo in quanto hanno il sostegno etc (i compagni di quello di II, di sicuro il paraculo della situazione, in quanto attila e quello di III, almeno i problemi reali li hanno....'sto deficientone di II è un falso invalido totale. Cmq i compagni di quello di II molte volte dicono, a ragione, "voglio anche io il sostegno: non mi potete bocciare, non posso avere note, arrivo a scuola quando voglio, faccio quello che voglio.....". Certo, bisogna far capire loro che il sostengo "è cosa importantissima per l'integrazione e bla bla bla", ma quando loro stessi vedono certe cose capirete che è molto difficile supportare questa tesi). Discussione fiume al termine della quale i NS al comportamento sono stati dati, ed anche copiosi, e sono stati inviati alle famiglie gli avvisi. Quello che mi fa più ridere è un collega che mette a tutti lo stesso voto (pure a quelli che lui nelle sue ore non ha mai visto) e poi, prima di ricevere i genitori, prende le griglie (le facciamo tutti i mesi) con i voti perchè "sennò cosa dico ai genitori?". La collega di mate sbraitava contro quella di italiano perchè si deve tenere conto delle situazioni familiari.... certo, ma a ben vedere, in III, tutti gli alunni casi umani tristissimi (anche lì si sono impegnati a mettere tutti casi da assistente sociale), ma se rompono le palle le rompono. Potrebbero pure maturare. Scusate, lo so che i miei sono discorsi molto duri, ma mi sono quell'attimo rotta le scatole di trovare sempre attenuanti a tutte le intemperanze degli alunni. Tutti, prima o poi, nella vita ci troviamo di fronte a difficoltà, non per questo dobbiamo costituire un problema per il prossimo. Anzi.
Giorno 2: cdc della sezione dove tutto è perfetto, pure Alice che ultimamente urla come una disperata perchè ha capito che se urla le si presta attenzione. La sezione in questione è coordinata da tre pseudo-fatine delle favole in realtà convinte che se la sezione va bene sono brave loro. Per cui guai a dire "ma l'alunno non rispetta le regole" perchè ti si mangiano, guai a dire "sta studiando di meno" perchè ti aggrediscono. E' un corso in cui pretenderebbero di parlare solo loro tre e di gestire tutte le situazioni. Quella di terza ha detto alla classe che gli esami sono una formalità (figurati ora quanto se ne fregheranno) ed io che mi sgolo da un anno per dire che vanno affrontati con serietà sarò vista dagli alunni come un'esagerata (nel migliore dei casi); quella di II ha detto agli alunni che noi siamo lì per aiutarli e che faremo di tutto per non bocciarli e figurati se non chiudono i libri; quella di I ha detto agli alunni che è lei che decide i voti di tutti per cui se sono bravi con lei lo saranno con tutti. Quando sono arrivata a scuola a settembre è stato questo il corso presentatomi dalle tre "corso meraviglioso che funziona a meraviglia. Mai un problema, mai uno scherzio, i ragazzi sono fantastici, le famiglie meravigliose, sembra una favola ma è realtà". La cosa, devo dire, mi puzzava. Siccome gli altri citrulli del cdc non battevano ciglio mi sono proposta di osservare. Ho osservato ed al cdc di ottobre ho iniziato a mettere i puntini sulle "i". Se agli altri la situazione sta bene così, fatti loro. Io se ho da dire parlo, ci mancherebbe pure mi facessi mettere i piedi in testa dalle tre iene. I miei voti, guarda caso, essendo reali non sono certo dal distinto in su. E la cosa non è andata bene. Sempre guarda caso, però, specie quelli di III, cresciuti sotto l'ala protettiva, appena si sono resi conto dell'andazzo hanno iniziato a studiare in tutt'altro modo. Il risultato è stato che ora sono pronti all'esame, ma all'esame che dico io quello serio, quello in cui se lo sognano di parlarmi della tesina e arrivederci (nonstate la stronza continui a dire "tranquilli, direte quello che vorrete voi, vi metteremo a vostro agio, voi sedetevi e parlate tanto l'esame deve durare un tot di minuti e ve li giocate voi, i voti sono già decisi...). Insomma, le tre iene, mi hanno detto che sto pretendendo da loro una preparazione universitaria (!!!!!!!!!!!!), mi chiedo che razza università abbiano frequentato e con la risposta traggo le mie conclusioni che poi sono conferme.
Giorno 3: arriva dulcis in fundo il cdc della collega che ci crede suoi alunni. Anzi, il soprannome dovrebbe cambiare perchè lei i "suoi " alunni li difende a spada tratta. E' la classe di demoni, quella dove chi va a fare sostituzione esce con i capelli dritti, quella in cui sputano dalla finestra, in cui dicono cose tipo "puzzi come un extracomunitario", quella in cui sono figli di professionisti pronti a difenderli anche quando gli dici che hanno distrutto il cassetto della cattedra, scassinato l'armadietto della palestra, filmato in bagno un diversamente abile che ballava, picchiato fuori scuola un altro diversamente abile, disegnato svastiche sulla lavagna etc etc. Che le famiglie li difendano è inconcepibile, non condivisibile, ma se hanno generato tale gentaglia tanto perbene non devono essere di certo per cui uno una spiegazione la trova. Che invece la trovi un docente "sono ragaaaaaaaazzi, chi non ha fatto qualche bravata, ma suvvia che cos'è questo proibizionismo" (roba di dirle che, a 'sto punto, è una demente o, peggio, una delinquentucola anche lei). Inoltre, l'imbranato intellettuale ha fatto una specie di outing dicendo che si sente in colpa perchè con lui fanno casino e che non li sa tenere etc. Ci credete che sono stata l'unica a spendere una parola in suo favore? Ho detto che non era giusto fosse lui a colpevolizzarsi, se i ragazzi si comportano male lo scelgono loro, che il problema tuo di oggi è quello mio di domani, che non possiamo lavarcene le mani, che a maggior ragione i ragazzi vanno puniti perchè se "scelgono" di comportarsi bene con uno e male con un altro la responsabilità è loro etc. Mi sono poi prodotta in una serie di considerazioni che a me sembrano ovvie, ma che evidentemente non lo sono e cioè che se ci sono dei provvedimenti sul registro è il caso che abbiano una ricaduta sul voto di comportamento altrimenti che li mettiamo a fare, per farci prendere in giro dagli alunni? Tanto vale non metterli. Dobbiamo essere coerenti con quello che diciamo e facciamo. I ragazzi avvertono la coerenza e la nostra credibilità dipende molto da questo. Dobbiamo abituarli a prendersi le conseguenze delle proprie azioni perchè siamo educatori è nostro dovere farlo etc. Alle mie parole mi sono presa sguardi assassini, epiteti di signorina Rottermeier etc. Insomma ero l'esagerata della situazione. Arriva la Preside, dice esattamente le mie stesse parole, e vai con i colleghi precipitati a dire che aveva ragione, che era ora di finirla etc. Non parlavo ed osservavo. La DS mi ha detto "professoressa la vedo perplessa, c'è qualcosa che non va?". Ed io, "no, Preside, non sono perplessa sono stupita. Lei ha detto quello che due secondi avevo esposto al consiglio anche io. Solo che devo essermi espressa davvero male perchè i colleghi, a meno che io abbia interpretato erroneamente le risposte, mi hanno detto che ero esageratamente severa e rigida. Apprendo ora che invece con lei sono d'accordo. Sono perplessa perchè non ho saputo spiegarmi e per un insegnante è grave". Ho goduto, ma goduto come un riccio.

2 commenti:

giovanna ha detto...

ciao Manu,
... non c'è male! :-(
Altro bello spaccato della nostra cara Scuola! e mica unico!
Condivisione: e che è???
In questo termine ci starebbe di tutto! Dalla didattica alle "educazioni".
ma il suo significato è sconosciuto:-(
Quanto male ai ragazzi e quanto male ci facciamo!
ciao Manu.
g

prof ha detto...

giovanna, grazie mille per questa tuo ennesimo post di sostegno. Hai ragione facciamo a noi stessi ed ai ragazzi un danno. Eppure non sarebbe difficile capirlo. Purtroppo per "capire" bisogna anche riconoscere e non tutti sono disposti a farlo!
Un bacio