STORIE DI ORDINARIA F0LLIA DI UN'INSEGNANTE PRECARIA SULL'ORLO DI UNA CRISI DI NERVI

14.8.08

venti anni

Immaginate la fine degli anni ’80 ed un gruppo di ragazzini adolescenti che si conosce in vacanza e che trascorre dei momenti spensierati, indimenticabili proprio perché in quella adolescenza c’è tutto, c’è l’emozione dei primi batticuore, delle prime uscite e delle esperienze che ti illudono di essere “grande” (salvo capire, anni dopo, che ‘sta cosa del crescere è una bella fregatura!!!!!!!). Immaginate alcuni di questi amici essere non perdersi di vista per cui, esempio: manuela resta in ventennale amicizia con X ed Y; Y oltre che con manuela, sente sempre Z il quale a sua volta è in comitiva con W. No, non è un rompicapo da settimana enigmistica, è semplicemente un modo per dire che in questi anni, di quel gruppo, tutti sanno tutto degli altri, anche se sono in contatto solo con alcui. Bene. Se il quadro è chiaro (e spero lo sia), possiamo fare un saltino ed arrivare ad ieri sara. Ieri sera, si. Ritrovarci tutti insieme (per una serie di coincidenze che sicuramente il destino ha saputo pianificare bene per noi) esattamene nello stesso posto in cui ci eravamo conosciuti ha avuto il sapore di una magia. Abbiamo ricordato tante cose, parlato di persone, di momenti, di emozioni, abbiamo considerato che la vita ti regala bei momenti e sono preziosi perché li porti dentro e nessuno potrà mai toglierteli.
E mi è venuto in mente un altro dettaglio. Quando ero bambina/ragazzina mi capitava spesso di assistere ai miei genitori che rivedevano, a distanza di decenni, amici di “gioventù” ed io pensavo che un giorno questo sarebbe potuto accadere anche a me. Il momento è arrivato. Ed è proprio bello…Lo auguro a tutti

4 commenti:

Anonimo ha detto...

Ho vissuto la stessa cosa. Anche se la mia compagnia in montagna si è formata nel 95-97 a cavallo dei miei 23 anni. Qualcuno/a lo frequento ancora. Qualcuna la sogno ancora... hi... hi... Qualcuno lo vedo su Facebook tra gli amici degli amici... ma mi guardo bene dal contattarlo. Ovvio che, se il fato me li facesse incontrare tutti insieme, sarei lì a scodinzolare con tutti. Come si usa in questi casi per "buona creanza".

prof ha detto...

forse non è esattamente la stessa cosa. Nel mio caso, perdere di vista alcune persone non è stato dettato dalla precisa volontà di ingnorarle quanto da un naturale processo di selezione per cui con alcuni scatta un feeling e con altri no. Ieri sera è stata, sicuramente, una di quelle serate da ricordare per la vita. Nessuno ha scondinzolato tanto per farlo, c'era il vero piacere di incontrarsi di nuovo e di parlare della "gioventù" (e quando ne parli si mette male, ma male sul serio!!!!!!!)

Anonimo ha detto...

"la stessa cosa" era l'avere avuto una compagnia di amici estivi... tutto qua. Il resto erano mie considerazioni. Ciao ciao

prof ha detto...

scusami, avevo capito male. Buon ferragosto!