Sarà questa nuova linea di condotta che mi sono autoimposta, sarà la voglia che ho di liberare la mente da tutti i pensieri e tornare a pensare positivo, sarà che mi sono fatta un gran male e non credo di meritarlo (che ti faccia male una terza persona lo metti pure in conto, ma farsi male da soli è da deficienti), ma quando sono entrata dalle belve pronta ad essere sbranata le belve stesse non sono sembrate tanto feroci. Certo, trattasi di prima impressione e, come tale, può benissimo essere igannevole, ma essere riuscita a dialogare in modo non dico cordiale, ma decente con alunni che lo scorso anno si sono caratterizzati per atti di bullismo e maleducazione oltre ogni limite, già mi è parso un buon inizio. Ho ribadito le regole generali e stabilito le mie, ho spiegato loro che non ho nessuna intenzione di trattarli da bambini piccoli, ma che se mi ci costringono lo farò. Ho spiegato che sarebbe bello fare lezione in serenità (in realtà sarebbe bello riuscire semplicemente a fare lezione :-D) e che questo dipende da loro e poi, dulcis in fundo, anche io ho affondato sul cinque in condotta convinta che mi avessero preceduto gli illustri colleghi di trincea. Per sentirmi rispondere, in vernacolo, "e cherè?" ossia " e che cos'è?".
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9 anni fa
2 commenti:
Manu
sono arrivati su google reader solo ora entrambi gli ultimi due tuoi post.
Non sai quanto mi fa felice leggerti ...cosìììì!:-)
Eccola, se TU questa!
e basta così!
un bacione
ps. sappi pure, importante, quanta carica dai ....agli altri :-)
Son contenta che stai superando qs momento buio ... la leonessa che c'è in te sta tornando!:)
La tua collega-lettrice!
PS: anche io qs anno ho alunni che usano l'espressione cherè ... fortissimi!Pero' lo usano per i vari argomenti di francese che non sanno, del voto in condotta han già sentito! :)
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