Ci siamo, la scuola ricomincia e ricomincia il solito balletto: ambientarsi, conoscere tutti, imparare i nomi, programmare, pianificare, capire chi ti sarà amico e da chi ti dovrai difendere...
L'ansia da primo giorno (che sarà domani) c'è, inutile negarlo. Una collega, nuova anche lei, mi ha confidato i propri timori, l'avvilimento, la mancanza di voglia a dover ingranare per forza.
Comprendo che il mio stato d'animo è condiviso da praticamente tutti coloro che si trovano, in queste settimane, a dover fronteggiare la novità. Ogni anno, a settembre, mi prende una voglia di scappare da tutto, dalle responsabilità, dal lavoro, dalle novità. Poi mi rendo conto che non posso non guardare al futuro (già di per sè troppo incerto per aggiungere un ennesimo azzardo) e mi rassegno. Solo che non è bello. Sono questi i momenti in cui vorrei mollare, rimettermi in gioco, iniziare una vita diversa, un lavoro totalmente opposto a quello che faccio.....
4 commenti:
Eh ... come ti capisco!Condivido i tuoi timori e la tua incertezza, leggere il tuo blog mi dà forza e mi fa sentire meno sola in questo mondo precario!
La tua collega-lettrice n°1
Ciao collega-lettrice N1!!!!! Grazie per il post!
I timori e l'avvilimento sono propri di ogni insegnante coscienzioso, a prescindere da quanti "primo giorno" abbia già alle spalle. Mi crederai quando tra tanti e tanti anni posterai il tuo "tutto da rifare" facendo un bel copia incolla da questo.
Sul fatto di scappare da tutto, di trovarsi un mestiere che con quello di adesso non c'entri nulla... beh, non c'è niente di più comune. Tutti sulla stessa barca.
il salto nel vuoto, l'azzardo, non è da tutti invece.
Alla fine la cosa migliore è sposarsi con un miliardario, meglio ancora se munito di avviso di garanzia e sull'orlo del fallimento. Gli si dà il colpo di grazia e ci si sistema x sempre.
Eh, amico saggio Beppuccione come darti torto? Sia nel caso dell'attuazione del salto nel vuoto, che nel caso del vecchio miliardario hai centrato la questione...
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