Sono talmente demoralizzata, che non trovo neanche un titolo appropriato per questo post. Sento che sto esaurendo tutte le energie disponibili, che sto investendo troppo in un lavoro che non sempre mi appaga come vorrei e non per colpa mia. Se c'è una cosa che è a posto è la mia coscienza. Lavoro nell'unico modo che conosco vale a dire con coscienza e serietà. Non "pratico sconti" agli alunni, nè a me stessa. Chiedo il massimo, ma lo dò. Precisione, rigore, correttezza e puntualità sono, al lavoro e nella vita per me parole d'ordine. Non mi stupisco che non lo siano per gli altri. Almeno però vorrei che ciò non ricadesse su di me. Ovvio, no? Ed invece di ovvio non c'è nulla. Diciamo le cose come stanno. Non viviamo in un paese meritocratico. Non voglio nessun premio per il mio lavoro, se faccio sacrifici li faccio per me stessa, se non mi risparmio è perchè solo così so lavoare. Non pretendo che nessuno si complimenti con me. Però se non pretendo che lo facciano con me, non gradisco che degli altri si noti (per non dire esageri o inventi) sempre tutta la "grandezza" e della sottoscritta non ci si accorga mai. Non ho mai cercato i "cinque minuti di gloria" e neanche voglio cercarla, ma non ce la faccio più a dover incominciare sempre dall'inizio a farmi conoscere.
3 commenti:
Mi hai letto nel pensiero! Ne stavo parlando adesso... non sei l'unica... è una situazione che vive chiunque dia l'anima per la cosa che sta facendo, sia l'insegnante, il cantante, l'artista...
C'è chi sa vendersi e c'è chi lavora nell'ombra. Fosse solo questo si sopporterebbe più facilmente. Il problema è quando viene umiliato il lavoro e trattato con indifferenza tutto l'impegno che ci hai messo. Gli errori invece, se ne fai, li vedono tutti e non li dimenticano mai.
Eppure... solo così sappiamo lavorare, dando sempre il massimo... la ricompensa è un ragazzino che ti sorride, una mamma che ti ringrazia...
Volevo aggiungere che da quando ho il pc ho riletto tutti i tuoi interventi anche quelli passati (e anche quelli idioti di Beppe) e ne ho fatto tesoro... spessissimo potrei averli scritti anch'io, posso dire di averli vissuti sulla mia pelle.
Un abbraccio da una collega che soffre le tue stesse pene.
un bacione, rituccia e grazie per i commenti!
Posta un commento