STORIE DI ORDINARIA F0LLIA DI UN'INSEGNANTE PRECARIA SULL'ORLO DI UNA CRISI DI NERVI

14.6.08

(un po') più tranquilla

Stamattina alle 07.25 eravamo già a scuola, noi proffine di francese per la presentazione delle terne etc. Tutto come da copione, tranne per un dettaglio: essendo sabato la presidenza esami chiude un'ora prima (non chiedetemi perchè, nè per quale motivo non sia stato specificato nella riunione preliminare....vabbè lo immaginiamo tutti perchè). Non vi dico le nostre reazioni nell'apprendere la notizia. La prova scritta si è svolta senza colpi di scena, tranne una considerazione trasversale di tutte le sottocommissioni: ogni anno si deve registrare un aumento di strafottenza nei ragazzi. Dovevate vederli: sono venuti a scuola neanche stessero andando a fare due passi in centro. Nessuno e dico nessuno che fosse non dico emozionato, ma almeno consapevole. Sarà che io ho fatto assistenza nella classe che se avessi potuto scotennare ad inizio anno l'avrei fatto, ma avrei voluto dire loro il mio schifo. Effettivamente l'ho fatto, ma non con i termini adeguati (mi avrebbero denuciato). Dov'è il senso di responsabilità? Dov'è la consapevolezza che una prova d'esame va affrontata con la dovuta concentrazione? Con la collega che assisteva con me (quella per la quale sono una bella classe) mi sono tolta diversi sassolini dalla scarpa (almeno questo).
Veniamo ora al motivo del titolo. Ieri ero molto tesa, neanche lo dovessi fare io l'esame (a guardare gli alunni oggi di sicuro nessuno è stato teso come la sottoscrittta). Continuavo a pensare a tutte quelle prove da valutare e più cercavo di distogliere il pensiero meno ci riuscivo. Oggi, invece, mi sono resa conto che in quelle due misere orette di tempo che ci sono state concesse sono riuscita a correggere un bel po' di compiti. Certo, resta il mistero di come farò a riportare i giudizi sugli statini d'esame (le famose camicie), ma di sicuro riuscirò a finire di correggere tutto. Per quanto riguarda la trascrizione dei giudizi, siccome nessuno si è fatto avanti volontario, arruolerò qualcuno. Cazzarola, non si può passare l'anno scolastico ad essere disponibili con tutti e ad aiutarli e poi essere lasciati soli nel momento del bisogno.

4 commenti:

giovanna ha detto...

Manuela!
Non ti lascio sola!:-)
Ma non per il semplice "farti compagnia". E' che mi ritrovo spessissimo nei tuoi stati d'animo e percezioni.
Stavolta mi ha colpito la considerazione: "ogni anno si deve registrare un aumento di strafottenza nei ragazzi."
Sapessi.. dopo tanti anni io ancora "vivo" l'esame con una certa emozione, la stessa sempre sentita da studente! E invece.... come te! assisto alla sempre maggiore "tranquillità" se non vera strafottenza da parte degli alunni. Tant'è! Che dire? Dobbiamo essere contente per loro, che vivano con serenità le prove...? Ma... il "sospetto" che sia inconsapevolezza è forte!:-) Sì, molti atteggiamenti lo dicono!
Tutti gli anni, con sempre maggior frequenza, anche il giorno della prova d'esame bisogna fare attività educativa. Hai voglia averli anche preventivamente preparati! La loro consapevolezza certa è che ..." ma figurati se non mi promuovono!". Il problema è solo dell'insegnante!

Quanto alla trascrizione dei giudizi... ma si, ti daranno una mano, non foss'altro per chiudere le sedute il prima possibile! O no??? :-)
un abbraccio Manu.
g.

prof ha detto...

E' una di quelle considerazioni amare, ma che riflettono esattamente la situazione :-(
Hai ragione, se nonmi aiutano si troveranno alle 23 ancora a scuola e non so se ne abbiano voglia! Un abbraccio e....buona emozione a tutti!

Anonimo ha detto...

il problema è che proprio non siamo capaci di esser strafottenti quanto loro :)
bel blog.
p.s.:... passa i giudizi che ti aiuto virtualmente a trascriverli ;)
anna

prof ha detto...

Anna, grazie per il commento e per i complimenti. Grazie per l''offerta d'aiuto. Presto online il raccontino di questa giornata di delirio!