Tralasciamo il dettaglio dei pensieri che mi girano in testa, tanto già l'ho detto e ribadirlo non aiuterà nessuno: nè me, nè voi (che ad un certo punto non ne potrete più). Uno di questi pensieri che girano in ordine sparso (e che si ripresenta ogni anno insieme a tutti gli altri) è la nostalgia che avrò dei miei alunni. Non di tutti, ovvio. Ci sono quelli che a giugno al suono dell'ultima campanella ho salutato con una tale gioia al pensiero di non rivederli che per poco non ballavo sulla cattedra. No, sto parlando di quelli che non vedrò crescere, che non accompagnerò per un pezzetto e seppur marginalmente nel proprio percorso...
E' triste e come ogni anno ricomincio con la lagna, cercate di sopportarmi (almeno voi)
7 commenti:
Sì, è triste. Quest'anno mi consola l'aver avuto una terza (sarebbero volati via comunque), ma un magone di fondo è sempre lì. Sono tre notti che sogno di essere a scuola, non so se mi spiego.
va... ti sopportiamo! :-) :-)
Come ti capisco, le ho vissute anch'io queste sensazioni, so cosa si prova. Io quasi piangevo con gli alunni alla fine di una lunga supplenza di maternità... e allora si chiudeva l'a.s. ...
Ora mi emoziono i primi gg di scuola: li trovo tutti "grandi" dopo due mesi! Però poi... non tardano ad essere nuovamente le mie pesti. Altro che grandi, santapazienza!!!
PS: saputo ancora niente di nomine? facci sapere eh! In bocca al lupo, ti auguro una cattedra dove più preferisci!
Eh cara ti capisco ... un nuovo anno e tutto da ricominciare!Però sai qs anno con tutti qs tagli auguriamoci di lavorare ... pensiamo più a noi e meno agli alunni!:)
Buona giornata
la tua collega lettrice
ragazze, grazie per l'affetto che continuamente mi dimostrate.
A presto con gli aggiornamenti. Scusate se non ho ancora scritto nulla a proposito di convocazioni ed incarichi. Senza girarci troppo intorno (non è mia abitudine) e senza inventare scuse e dire bugie vi dico francamente che il motivo è uno: non ce la faccio (almeno per il momento). Di post ne ho iniziati in questi giorni, ma non riesco a portarli a termine, quasi come se la mia mente si rifiutasse, al momento, di elaborare gli ultimi eventi. State tranquilli, non è nulla di "tragico" in sè, ma per come sto vivendo questo momento è molto simile ad un dolore di quelli che ti fanno stare davvero male. So che capirete....
..non ce la faccio a non abbracciarti... in silenzio... non mi dire nulla.... sshh
giovy ed invece una cosa devo dirtela: sei speciale ....
Vorrei tranquillizzarti. Non è niente di grave o di irreparabile. Io, però, la sto vivendo malissimo. Devo superare questo momento "no". E ce la farò, è una scommessa che devo a me stessa!
Manu,
io sono SICURA che ce la farai.
E ce la farai da sola. Per esperienza diretta SO che ce la si fa da soli...
Per questo non mi sento di dire parole, ma mi limito a un abbraccio, che può far bene...
E, molti momenti "no" non sono poi gravi oggettivamente, ma quando li vivi stai così male...
Manu: passa, passa.
un bacione
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