Considerazioni odierne

Devo ammettere alcune cose:

1. la classe bronx è tale quando vedono in cattedra un gregario, non un capobranco. E' avvenuto il miracolo di essere vista come capobranco e, direi, che al momento quando esco dalla classe sono stravolta dalla stanchezza, ma non devo registrare morti e feriti;

2. gli alunni difficili della classe bronx (famiglia in carcere e storielle di delinquenza varia) sono quelli più desiderosi di stabilire un rapporto umano. Non conoscono certo il bonton, credono che fare un rutto in classe sia normale o che non sia chissà quale maleducazione dire (anzi urlare) parolacce, però sono quelli che se ti vedono in strada attraversano per salutarti, prenderti i libri ed aiutarti, sono quelli che a ricreazione vogliono sempre offrirti un po' di merenda, sono quelli che se gli dici "oggi sei proprio elegante" ti sfoderano il più bel sorriso mai visto, quello nel quale leggi tante cose.;

3. alcuni colleghi sono proprio simpaticissimi e sono stata già invitata alla prima pizza tutti insieme ("sai, noi amiamo vederci anche fuori dalla scuola, per stare tra di noi. Unica regola: non si parla di lavoro. Se ti vuoi unire siamo contentissimi");

4. se escludo la classe bronx e le due prime in cui sembrano usciti da "Io speriamo che me la cavo", le altre classi sono, tutto sommato, normali. Certo, siamo sempre in quella periferia degradatga e disperata e queste creature devono vedere cose che "voi umani....", però hanno anche una forte volontà di riscattarsi da queste situazioni e ce la mettono tutta.

Si, devo ammetterlo, le cose iniziano ad andare nel verso giusto e sto ritrovando l'amore per questo lavoro che ogni giorno ti propone un sfida che sai non puoi perdere.