STORIE DI ORDINARIA F0LLIA DI UN'INSEGNANTE PRECARIA SULL'ORLO DI UNA CRISI DI NERVI

7.5.09

lo sapevo, ma fa male lo stesso

Non che non ci sia abituata, ci mancherebbe altro. Anche quest'anno, però, la cosa assume i caratteri della classica batosta. Arriva la notizia che la mia cattedra (ossia quella che sento "mia", ma che so benissimo che non lo è) è passata in o.d. Per i non addetti ai lavori o.d. sta per organico di diritto che tradotto in soldoni significa che è nei trasferimenti per cui io sono tagliata fuori. Mi accade ogni anno da quando insegno, cioè non certo da ieri. Io, cretina, continuo ad innamorarmi dei miei alunni e a soffire il distacco. Anche se lo so che accade sempre e che farei meglio ad essere più distaccata. Non ci riesco, niente da fare. Mi faccio conivolgere ed ogni volta è dura. Quello che mi ha fatto maggiormente star male è stato venire a scoprire il tutto, casualmente, dal collega della RSU. Quella falsona della Vicepresiede avrebbe potuto, non dico dirmelo (non è tenuta), ma almeno evitare di ripetermi ogni volta che mi incrocia "tu il prossimo anno DEVI ritornare assolutamente, come possiamo perdere una come te" quando sa benissimo che arriverà qualcuno e che ci resterà. Non voglio fare la pessimista, ma le possibilità che una cattedra od non venga data ad uno di ruolo mi sembrano, sinceramente, pochine. Persino quando questa cattedra si trova nell'amena periferia napoletana. Diciamo anche che non vada a nessun collega trasferito. Quante possibilità credete possano esserci che quella cattedra o.d. e cioè pagata fino al 31 agosto non vada via come il pane seppure arrivi miracolosamente alle convocazioni di noi annuali? Zero. Questo non per vedere tuto nero, semplicemente per guardare in faccia alla realtà. Tra tagli e quant'altro, figuriamoci. Sarà una lotta all'ultimo contratto....

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